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il formato elettronico del libro ![]() La diffusione dei libri digitali è una rivoluzione imminente, in corso o sopravvalutata? Proviamo a fare il punto osservando alcuni dati e segnali. |
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A CHE PUNTO SIAMO? La diffusione dei libri digitali, gli ebook di cui tanto si parla, è una rivoluzione imminente, in corso o sopravvalutata? Dopo un lento avvio e infiniti annunci, poi smentiti dai fatti, che hanno proclamato a suon di fanfare "la prima vera rivoluzione dopo Gutenberg", dove e come il formato digitale sta prendendo piede? Proviamo a fare il punto osservando alcuni dati e segnali. ![]()
Una situazione da monitorare attentamente per non trovarsi impreparati di fronte a cambiamenti repentini. ![]() La diffusione degli ebook è collegata all’evoluzione dei supporti di lettura digitale sui quali si sta concentrando moltissima ricerca. Gli ereader non solo hanno raggiunto un livello tecnico che rende la lettura un’esperienza piacevole, che non affatica più la vista ed è paragonabile a quella su carta, ma i modelli più recenti offrono funzioni sempre più sofisticate. Alcuni dei nuovi dispositivi di lettura presentano font e caratteri simili a quelli della carta stampata, sono corredati da una stilo che permette di prendere appunti, si connettono Wi-Fi, permettono di condividere e segnalare le letture; una vera biblioteca viaggiante che pesa meno di un chilo e può scaricare in pochi minuti testi (gratuiti o a pagamento), che poi possono essere letti e trasportati ovunque. Al Ces di Las Vegas del gennaio 2010, l’annuale Consumer Elettronics Show per addetti ai lavori, considerata la fiera dell’industria elettronica più importante del mondo e un buon indicatore delle tendenze del mercato, sono stati presentate decine di ereader innovativi, che affiancheranno Kindle di Amazon, Nook di Barnes & Noble e gli altri già presenti sul mercato. «Sono ventotto anni che partecipo al Ces – ha detto a gennaio Gary Shapiro, il presidente della Cea – e posso onestamente dire che non si è mai vista così tanta innovazione in mostra come oggi». Anche l’epaper, la tecnologia che anima gli schermi degli ebook (che non sono retroilluminati, ma riflettono la luce ambientale proprio come la carta) sta facendo passi da giganti per imitare l’aspetto dell’inchiostro e la duttilità della carta con monitor sempre più flessibili e leggeri. Non solo, stanno progredendo velocemente pure le tecnologie e le trattative per espandere la lettura di testi digitali sugli altri supporti, dai telefonini ai tablet, e l’industria elettronica sta inventando a ritmo serrato nuovi prodotti ibridi multimediali, che uniscono le potenzialità dei computer portatili a quelle degli ereader e degli iphone (come iPad, il nuovo tablet di Apple già prenotatissimo, prima ancora di essere presentato). Le continue innovazioni nei gadget di lettura multimediali hanno dato una spinta decisiva alla diffusione dei libri digitali, oggi facilmente e rapidamente accessibili su una varietà di supporti, anche se restano il problema della compatibilità (ebook compatibili con un solo tipo di supporto) e del prezzo (al costo del libro digitale, che è inferiore a quello cartaceo, si somma quello del lettore). IN ITALIA C’È SPAZIO PER GLI EBOOK? Il mondo del libro digitale in lingua inglese è anni luce rispetto a quello in lingua italiana, e sono ben pochi gli italiani che leggono libri in inglese, ma nel suo piccolo (partiamo da una quota di mercato dello 0,04 %), l’ondata di crescita nella produzione di ebook inizia a lambire anche l’Italia. Negli ultimi mesi è aumentata rapidamente la disponibilità di ereader, alla fiera di dicembre della piccola e media editoria Più Libri Più Liberi ne sono stati presentati undici diversi modelli (nel 2009, le vendite di dispositivi per leggere libri elettronici sono cresciute del 32% rispetto all’anno precedente), si è diffuso l’utilizzo degli smartphone e dei tablet per scaricare gli ebook, a marzo sarà disponibile iPad, che fin dal suo lancio ha mandato in fibrillazione il mercato degli ebook, ma soprattutto gli editori italiani stanno iniziando a investire in progetti editoriali digitali. La produzione di libri elettronici, fino a oggi concentrata nei testi professionali e tecnici, che restano per il momento il nucleo principale, si sta ampliando, anche in Italia, ad altri settori (dizionari, libri di cucina, libri per bambini, classici, narrativa). ![]() Marco Polillo, presidente dell’Associazione italiana editori, pensa che “sicuramente aumenterà di qualcosa, potrà anche raddoppiare, ma saranno comunque cifre molto basse. Ci vorrà una decina d’anni perché anche da noi diventi una realtà diffusa. Non dimentichiamoci che in Italia partiamo dal dato che il 50 per cento della popolazione non legge nemmeno un libro l’anno” (Cristina Taglietti, Il sorpasso dell’ebook a Natale? In Italia ci vorranno dieci anni, 29 dicembre 2009, Corriere della Sera). “E poi, il problema, per gli editori, è che ci sono molti formati e molti tipi di apparecchi, il che richiede investimenti importanti in un mercato così piccolo”, aggiunge la Mussinelli, mentre considera che, secondo ricerche realizzate dall’Aie, il prezzo potrebbe influire poco sulla decisione di comprare un ereader. Tra le preoccupazione che rallentano l’interesse degli editori vi sono l’IVA al 20%, mentre per i libri cartacei è al 4%, la necessità di trattare anche i diritti elettronici e il rischio pirateria, come è avvenuto nei settori della canzone e dei film. Giuseppe Granieri, docente ed esperto del settore, al convegno organizzato dalla casa editrice Apogeo ha espresso un’altra opinione, sottolineando che sono presenti tutti i segnali per la definitiva affermazione del digitale e che è importante che gli editori italiani accettino la sfida dell’innovazione per non rischiare di perdere il controllo della vendita e della distribuzione quando diventeranno digitali (Pino Fondati, L’eBook, rivoluzione in vista, 20 gennaio 2010, Il Sole 24 Ore). Fa riflettere anche un indicatore, emerso da una recentissima ricerca americana, che gli acquirenti di ereader non solo hanno aumentato il numero di libri e giornali letti rispetto alla loro media, ma anche che comprano più libri rispetto a chi non lo possiede (Hidden Opportunities in New Media: Opportunities Uncovered and Myths Debunked, L.E.K. Consulting Media Survey). Per concludere con un parere scherzoso, secondo Beppe Severgnini in Italia lo spazio degli ebook è tanto minuscolo che la possibilità di una rivoluzione appare remota. Ma, forse, proprio per amore dei nuovi gadget elettronici, bellissimi, ambitissimi e sexyssimi potrebbero nascere più lettori (Beppe Severgnini, Il fenomeno tablet: un mistero già familiare, 24 gennaio 2010, Corriere della Sera). IL DIBATTITO ONLINE Dati, aspettative, aspetti positivi e negativi della versione digitale del libro sono al centro di articoli, ricerche e accesi dibattiti online. Vi presentiamo una breve rassegna stampa con i link a una serie di interventi recenti, dagli articoli sulla situazione dell’ebook, in Italia e nel mondo, alla voce di Jonathan Galassi, che difende il ruolo insostituibile dell’editore, al forum in cui i lettori dibattono con passione il loro amore per il libro cartaceo da sfogliare, conservare e godere con i cinque sensi. Rapporti e dati Forum
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