ogni volume è un’opera d’arte
Una raccolta particolare che permette di ammirare libri che sono opere d’arte attualissime. E con Cercalibro tanti titoli da proporre ai collezionisti e agli amanti dei libri di pregio.
In rassegna per la prima volta a Milano la collezione più curiosa e particolare per chi ama leggere: esposti a Palazzo Reale, in una mostra a ingresso libero aperta fino al 23 maggio, sono libri bellissimi da ammirare, ma impossibili da leggere.
Sono 135 libri-capolavoro, opere uniche o in tiratura limitata, inventati dai maggiori artisti del Novecento, una selezione della preziosa raccolta che Paolo Consolandi, grande collezionista d’arte contemporanea, ha dedicato ai volumi d’artista.
Il libro d’artista è un oggetto atipico. Non è né un libro che parla di arte né un volume illustrato da un artista, ma un’opera d’arte; assomiglia a un libro, ma non trasmette il suo messaggio tanto con le parole quanto con la forma unica che gli ha impresso un artista.
Più che un libro, è un’interpretazione che è diventata arte, un oggetto immaginato, l’idea o l’essenza del libro, di cui l’artista ha deciso contenuti e forma, dimensioni e materiali. E i libri, scrive uno degli artisti, Lawrence Weiner, "rappresentano forse il mezzo meno impositivo di trasferimento delle informazioni da una (fonte) all’altra."
Per chi ama i libri che si leggono per i loro contenuti, è un’esperienza affascinante vedere volumi che non hanno la funzione di informare, che non trasmettono il loro contenuto prevalentemente con le parole, ma comunicano in altro modo, con le nuove forme, le grafiche innovative e i materiali rivoluzionari che hanno espresso i cambiamenti del Novecento.
Le opere esposte nella mostra narrano tutto il ventesimo secolo, un itinerario lungo novant’anni che ha inizio con La fin du monde di Fernand Léger e Blaise Cendrars, del 1919 e con le edizioni di Joan Mirò, Kurt Schwitters, El Lissitzky degli anni Venti, e termina oggi con le recentissime opere di Marcello Maloberti e Sabrina Mezzaqui.
Dalle avanguardie futuriste e surrealiste di Tommaso Marinetti e Max Ernst, si passa alle opere sperimentali con cui grandi artisti contemporanei hanno immaginato il libro, dal Libro illeggibile Bianco e Rosso di Bruno Munari ai decoupage in alluminio di Lucio Fontana, da Andy Warhol (Flash dedicato all’assassinio di Kennedy è uno dei primi libri acquistati dal collezionista), da Giulio Paolini, Gilbert & George e Sol LeWitt fino ad Anselm Kiefer, Maurizio Cattelan, William Kentridge (solo per citarne alcuni).
Realizzati in un’infinita varietà di materiali (alluminio, stoffa, cartone, legno, pelle, ceramica, rame, gomma), tecniche e inserti (pittura a olio, acquarello, fotografia, incisioni, forature, ricami, bruciature, collages, pop-up) vediamo libri cornici, libri aritmetica, libri scultura, libri grafici, libri di solo numeri, libri dossier postale (Alighiero Boetti), libri da svolgere come la propria pelle (Giuseppe Penone), libri cardiogramma, libri "illeggibili" o libri che parlano di sogni, viaggi, arte, tempo, amore e vita contemporanea.
Come afferma Giulio Paolini "più che ‘libri d’artista’ esistono quindi libri di artisti, come esistono libri di poeti, ingegneri, mistici, matematici, storici, astronomi, archeologi... che sono sempre e soltanto libri. Per chiunque intende leggerlo o scriverlo, il libro è il primo o ultimo luogo di incontro: aperto o chiuso che sia, parla sempre e comunque alla nostra immaginazione o alla nostra memoria...".
Per questo una visita a questa collezione, una biblioteca visionaria di opere che narrano l’incontro tra i libri e gli artisti, è un’esperienza che non si dimentica.
Libri d’artista dalla collezione Consolandi. 1919–2009
Palazzo Reale, Milano
fino al 23 maggio 2010
Catalogo: Giorgio Maffei e Angela Vettese (curatori), Libri d’artista dalla collezione Consolandi 1919-2009, 2010, Charta