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confronto 2011-2012  La chiusura del primo trimestre permette una prima analisi dell'andamento del mercato nel 2012. I risultati non lasciano dubbi: la crisi sta facendo sentire i propri effetti anche nel settore editoriale. di Kim Philby Comparando i dati di vendita delle librerie aderenti ad Arianna+ del primo trimestre 2012 con quelli dello stesso periodo 2011, si evidenzia un segnale molto negativo su tutti i fronti e da qualunque angolatura si vogliano analizzare di dati. Si registra, infatti, un risultato pari al –8,09% a valore e al -6,19% considerando i numeri di pezzi. Gli effetti di un momento particolarmente difficile sul mercato dei consumi si riflettono, dunque, anche nel settore delle vendite di libri, con dinamiche che sembrano gravare in modo sostanzialmente analogo sui differenti segmenti in cui si vogliano analizzare i dati. Per quanto riguarda i prezzi sembra che la fascia 8-12 euro abbia di fatto premiato l’offerta, registrando un incremento rispetto all’anno precedente, insufficiente tuttavia a colmare il generale decremento di vendite. La fascia maggiormente penalizzata è sicuramente quella tra i 18 e i 25 euro.
La produzione libraria maggiormente colpita dall’andamento negativo delle vendite, tra quelle che pesano di più sul totale, si concentra nei settori Saggistica e Varia. Meno penalizzata la Narrativa che pure registra una diminuzione del prezzo medio di vendita.
Interessante notare anche la dinamica delle Novità che sembrano risentire meno del Catalogo degli effetti della crisi.
Le zone più colpite dal decremento sembrano essere le due città di Roma e Milano (Metropoli) che pesando da sole circa il 35% perdono l’11% del venduto in Libreria e trascinano quindi in maniera particolare il trend negativo.
Appesantite dai rispettivi capoluoghi anche Lombardia e Lazio mostrano dati in decremento; ma se Roma assorbe da sola quasi tutto il venduto del Lazio, la Lombardia segna un dato negativo che somma le difficoltà di Milano a quelle delle altre province, che sono comunque in linea con gli andamenti delle altre province del Nord Italia.
Da segnalare inoltre come le librerie più colpite dall’andamento negativo siano quelle con una superficie superiore agli 800 mq:
e quelle specializzate in prodotti “tecnici” così come quelle turistiche dove, probabilmente, si sommano una crisi generalizzata dei consumi turistici e una maggiore disponibilità di contenuti on-line.
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