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classifiche 2010

Autori al top

Chi sono gli autori che hanno venduto di più nell’ultimo anno? È possibile che Gianni Rodari abbia venduto più di J. K. Rowling? E Pirandello più di Marco Travaglio? Conferme e sorprese nella top 100 autori del 2010.

di Rosalba Rattalino


Come noto, l’abitudine alle classifiche usa e getta, e soprattutto la focalizzazione mediatica su un ristretto numero di titoli e nomi, tendono a relegare in secondo piano fenomeni meno eclatanti ma di rilievo nel mercato librario.

Pensiamo ad esempio alla capacità di marcia delle ‘tartarughe’ (autori che vendono in modo non vistosissimo ma continuativo nel tempo), al ruolo dei classici, alla tenuta silente di alcuni evergreen. Per non parlare del costante potere attrattivo esercitato da alcuni autori/generi sul proprio pubblico di elezione (area religiosa in primis).

Lecito quindi chiedersi: il gotha degli autori più venduti nel corso del 2010 è composto tutto da nomi prevedibili? La graduatoria nei volumi di vendita rispecchia la graduatoria del top of mind?

L’analisi dei dati Arianna+ (top 100 degli autori) riserva in realtà sia conferme che sorprese.

Iniziamo dalle conferme. Solo per citarne alcune:
  • Andrea Camilleri è l’autore in assoluto più amato (acquistato) in libreria – e la lista dei titoli che con le loro vendite nel 2010 contribuiscono ad assegnare il primato a Camilleri è sconfinata, a testimonianza della capacità di questo autore di far innamorare non di un singolo libro, ma di un mondo;

  • la palma di fenomeno dell’anno spetta però a Benedetta Parodi: con due soli libri (Cotto e mangiato, Benvenuto nella mia cucina) realizza il quarto posto nelle vendite, superando autori come Fabio Volo (quinto), Niccolò Ammaniti (settimo), Carlos Ruiz Zafón (ottavo); questo per quanto riguarda il canale libreria, se considerassimo anche la grande distribuzione e l’edicola probabilmente la Parodi si collocherebbe ad un gradino ancora più alto.
Gli animali della fattoria
Forse non sorprende ma certamente fa sorridere il nome che occupa la seconda posizione: subito a ridosso dell’illustre Camilleri troviamo… il topo Geronimo Stilton.

Si dirà: Geronimo Stilton fa storia a sé, è un divo, normale che si collochi ai vertici.

Verissimo. Tuttavia la celebrità del topo Geronimo non deve oscurare un dato di notevole interesse: la cospicua pervasiva presenza di firme per l’infanzia nella classifica generale dei più venduti.

Solo fra i primi 10, ne troviamo ben due: oltre a Geronimo, l’illustratore Tony Wolf alias Antonio Lupatelli in sesta posizione (La fattoria. Sfoglia le pagine e ascolta i versi degli animali, Le più belle filastrocche, Storie di principesse…). A volte in coppia con Anna Casalis, a volte con Silvia D’Achille.

E scorrendo l’elenco dei primi cento:
  • al 22° posto - sopra a Lucarelli, Baricco, Augias (tanto per fare dei nomi…) - un autore dimenticato dai media, ma evidentemente non dalle mamme e dai piccoli lettori: Gianni Rodari. Favole al telefono, Ci vuole un fiore, Fiabe lunghe un sorriso, Le avventure di Cipollino (per citare solo i primi titoli nella graduatoria delle vendite di Rodari);

  • 26° Tullio Altan: se il suo libro più venduto nell’ultimo anno risulta essere (dai dati Arianna+) l’adulto Altan. Terapia, l’elenco degli altri titoli vede un vero trionfo della Pimpa;

  • 36° Nicoletta Costa: Via dei Matti, Quarantaquattro gatti, Le favole a rovescio… la serie di Giulio Coniglio;

  • 41° Antoine de Saint-Exupéry con Il piccolo principe – fra le svariate edizioni che contribuiscono alla vendita anche una versione dialettale (El princip piscinin – il Piccolo Principe in milanese!);

  • 43° Tea Stilton, la sorella di Geronimo: Principessa nel deserto, Sfida a ritmo di danza, Principessa dei coralli

  • 59° Roberto Piumini: La lepre e la tartaruga, Riccioli d’oro e i tre orsi, L’albero delle fiabe, Il gigante egoista

  • 65° Talus Taylor e Annette Tyson ovvero i mitici Barbapapà - per dare un’idea di cosa significa 65ª posizione nelle vendite annuali: John Grisham si colloca nel 2010 un gradino sotto agli autori dei Barbapapà, Patricia Cornwell cinque gradini sotto, Stephen King occupa la 73ª posizione

  • 79° Fiona Watt: Natale da disegnare, Ballerine, Dov’è il mio cucciolo…

  • 84° Roald Dahl: La fabbrica di cioccolato, Il GGG, Le streghe

Un altro aspetto che ci preme evidenziare, almeno in questa prima carrellata, è il ruolo degli autori ‘classici’.

Il barone rampante
Naturalmente la categorizzazione ‘classico’ può risultare indiscutibile su alcuni nomi, opinabile su altri – la assumiamo in senso relativamente ampio, che include anche un’area al confine tra classici ed evergreen. E l’analisi dei dati Arianna+ ci rivela che:
  • più di Paulo Cohelo, più di Giorgio Faletti, più di Sophie Kinsella (per fare pochi eloquenti esempi) potè la forza di vendita di Italo Calvino: sicuramente aiutata in parte dalla scuola, dal favore di cui Calvino continua a godere presso gli insegnanti, resta il fatto che Calvino si colloca addiritttura al 13° posto in classifica – Il barone rampante prima di tutto, poi nell’ordine Il sentiero dei nidi di ragno, Il visconte dimezzato, Il cavaliere inesistente, Le città invisibili… (anche le celebrate Lezioni americane, ma con un peso minore rispetto ai titoli citati prima e anche rispetto ad esempio a Marcovaldo);

  • più di Nicholas Sparks potè… Jane Austen: 40° posto, ma sappiamo che la Austen vive un periodo di grande fortuna e ha anche generato filoni di sequel (titolo più venduto in assoluto: Orgoglio e pregiudizio);

  • più di Sophie Kinsella potè Georges Simenon (18°) le cui vendite trascorrono dai vari Maigret ai romanzi, e danno la sensazione di rappresentare per una fascia di lettori un vero e proprio appuntamento (Corte d’Assise, Maigret e il caso Nahour, Maigret è prudente seguiti dal recentemente tradotto Il ranch della giumenta perduta, poi ancora Maigret, poi La camera azzurra…)

  • e parlando di gialli: non conosce declino il fascino classico di Agatha Christie (48° in classifica contro una Camilla Lackberg 88°) – Dieci piccoli indiani, Assassinio sull’Orient Express, C’è un cadavere in biblioteca, e poi via via un’alternanza fra Miss Marple e Poirot.
Ma veniamo ai classici con la C maiuscola, quelli che forse non ci aspetteremmo di trovare nei cento autori più venduti nel 2010:
  • un solo mostro sacro italiano: Luigi Pirandello (69°) – soprattutto Il fu Mattia Pascal e Uno, nessuno e centomila (mediato in buona misura dalla scuola? Sicuramente si. Ma è altrettanto evidente che Pirandello più di altri autori classici italiani rivela, e la cosa in fondo non sorprende, una capacità di toccare corde più che mai attuali);

  • William Shakespeare (50° posto) - qualche riferimento per contestualizzare le vendite di Shakespeare: la Rowling nell’ultimo anno ha continuato a vendere assestandosi alla 55ª posizione, Antonella Clerici è quest’anno 58ª, Irene Némirosky che è stata nella classifica dei top ten realizza nell’anno come vendite globali in libreria il 71º posto. I libri più venduti di Shakespeare, edizioni italiane e edizioni originali con traduzione a fronte: Romeo e Giulietta(ça va sans dire…), seguito da Sogno di una notte di mezza estate e da Amleto, poi gli altri titoli;

  • un solo nome russo: Fedor Dostoevskij (53°) - Delitto e castigo prima di tutto, seguito da Le notti bianche;

  • sarebbe una notizia se mancasse Oscar Wilde, ma Oscar Wilde c’è (54°): inutile dire che il più venduto, in innumerevoli edizioni, è Il ritratto di Dorian Gray. A seguire Il fantasma di Canterville(e altri titoli);

  • non è considerato (forse erroneamente) un classico della letteratura, ma merita senz’altro la qualifica di classico, Sigmund Freud: che sembra prendersi la rivincita sugli anni di moda jungiana visto che Jung non compare fra i cento autori più venduti. Fanno la parte del leone L’interpretazione dei sogni, Introduzione alla psicoanalisi, L’Io e l’Es. Inibizione, sintomo e angoscia (per tutti e tre l’edizione più venduta è quella integrale). Segnale di ritorno alla apparentemente vituperata psicoanalisi, e in particolare alle sue fondamenta? Difficile dirlo, un possibile contro-trend da tenere d’occhio.
Oggi ho preso 120 decisioni... tutte sbagliate! Concludiamo la rassegna rendendo omaggio a un classico generazionale che, dai dati Arianna, si scopre essere transgenerazionale - o forse semplicemente capace di riattrarre a sé una buona quota di nostalgici:

  • Charles M. Schulz – 56° posizione, vendite in libreria nel 2010 superiori ad esempio a quelle di Saviano (e dei già citati Grisham, Stephen King, di Tiziano Terzani…): Oggi ho preso 120 decisioni… tutte sbagliate! Celebrate Peanuts 60 years vol.7, Nato per dormire. Celebrate Peanuts 60 years vol.1 (e così via).
In apertura si era accennato di sfuggita al potere di impatto delle pubblicazioni a carattere religioso: tema come sappiamo inequivocabile nei dati di vendita, ma controverso per quanto riguarda le tipologie di pubblicazioni religiose confrontabili o meno nelle consuete classifiche.

Stante questa premessa non sarebbe giusto tacere sul fatto che Dionigi Tettamanzi compare fra i 20 autori più venduti nel 2010: precisamente al 17° posto. Seguito a ruota da Benedetto XVI(33° posto).

È un argomento di cui abbiamo parlato su iBUK nei mesi scorsi, lo riprenderemo senz’altro a breve.