spacer spacer spacer
spacer Venduto spacer
spacer

VENDERE LIBRI NELL’EPOCA DI INTERNET: CONVERSAZIONI CON I LIBRAI (TERZA PUNTATA)

Intervista a Luca Ometto

Sul tema “vendere libri nell’era di internet” abbiamo esplorato fino ad ora il punto di vista delle librerie tradizionali indipendenti (libreria Bonanzinga) e delle grandi catene (Feltrinelli).
Con quest’intervista al fondatore di libreriauniversitaria.it Luca Ometto – che ringraziamo molto per la disponibilità e il tempo che ci ha dedicato - entriamo nel cuore del territorio internet: una grande libreria che opera esclusivamente online.



Iniziamo con un bilancio sull’anno appena trascorso: come sono andate le vendite di libri online? Ci sono differenze fra l’online e gli altri canali?

Se parliamo di mercato complessivo, nell’ultimo anno il libro è stato abbastanza stabile.

Noi siamo in realtà un po’ diversi dal resto del mercato. L’online in Italia è di nicchia - copre circa il 3% - ha dimensioni ancora molto piccole rispetto agli altri paesi europei e agli Stati Uniti. Ma è un settore decisamente in crescita, nel 2009 le vendite di libri online (in Italia) sono aumentate del 20%.

Luca Ometto
Per la nostra libreria la crescita è stata addirittura del 49%. Questo credo dipenda dalla qualità del servizio che offriamo: un sito molto semplice e veloce, che tende anche per questo a fidelizzare gli utenti. E poi abbiamo una politica commerciale molto aggressiva sugli sconti e sulle spese di spedizione (forse adesso che c’è crisi la gente cerca di risparmiare).

Nel 2009 abbiamo fatturato circa 13 milioni di euro. Con un parco di 750.000 clienti, che profiliamo periodicamente con un questionario online: ad esempio sappiamo che la fascia più ampia/importante è fra i 20 e i 45 anni.

Secondo lei la libreria online sottrae clienti al punto vendita ‘tradizionale’?

Ci possono essere punti di sovrapposizione, ma di base sono due canali complementari: le persone amano comunque fare un giro in libreria.

Però alcuni lettori hanno bisogni specifici, cercano libri poco diffusi: e si rivolgono all’online.

Consideri che i canali tradizionali trattano solo una piccola parte dei libri che escono ogni anno. Noi abbiamo in catalogo un numero di titoli decisamente superiore a quello della libreria classica, e offriamo un servizio che la libreria classica non riesce ad assolvere bene: il libro su ordinazione, non facilissimo da reperire. Infatti ci troviamo a vendere tanti titoli, ciascuno dei quali (spesso) in piccole quantità.

Veniamo all’ebook: argomento all’ordine del giorno, a maggior ragione nel caso della libreria online. Lei che cosa ne pensa? Quali scenari si profilano?

È un mondo che stiamo osservando con attenzione. Negli Stati Uniti l’ebook sembra aver preso piede. In Italia il pubblico potenziale c’è, quello che manca sono i libri: gli editori inizieranno adesso a occuparsi di questo nuovo mercato.

Noi abbiamo anche una casa editrice universitaria e su quella siamo già quasi pronti a partire.

Secondo me i lettori italiani non sono ancora “perfetti” per l’ebook ma sono già a buon punto. In queste cose conta molto lo sviluppo della tecnologia, e la tecnologia degli e-reader sta avanzando velocemente.

Sicuramente cambierà il quadro competitivo. Il rischio per noi è che entrino anche operatori con spalle molto più grosse delle nostre: Google, Apple...

Ma il punto è che probabilmente l’ebook verrà acquistato direttamente dal device, e quindi potrebbero essere bypassate sia le librerie online che quelle tradizionali.

Comunque credo che il libro cartaceo manterrà un ruolo. In primis non penso che gli editori abbiano i file elettronici di tutti i titoli. Bisogna inoltre considerare che il libro è anche un “oggetto”, e la sua natura di oggetto è destinata a perdurare. Poi ci sono i libri da regalo: a Natale regali un file?

Secondo me l’ebook toccherà soprattutto alcuni settori e in quei settori modificherà il concetto di libro. Testi di diritto, di medicina, testi scientifici, manuali: sfrutteranno la multimedialità e l’interattività rendendo la consultazione più utile e anche più divertente. Questo potrà far aumentare le vendite, conquistare persone che oggi sono magari restie ad affrontare letture considerate impegnative.

La narrativa è quella che riceverà minori vantaggi dall’ebook, anche in termini di costi: i prezzi della narrativa sono già abbastanza bassi, molto inferiori ad esempio ai prezzi dei manuali. In più, i libri cartacei sono esenti IVA mentre il libro elettronico avrà l’IVA.

La nostra intervista si conclude qui. Desidera aggiungere qualcosa, lanciare un messaggio ai visitatori di iBUK?

Luca Ometto ci pensa un attimo, poi conclude con una nota di orgoglio professionale - che è anche un messaggio di incoraggiamento ai librai indipendenti.

Si, vorrei sottolineare che noi siamo l’unica libreria italiana online assolutamente indipendente: questa è una differenza importante rispetto ai nostri concorrenti, ed è una differenza che a volte crea delle difficoltà perché non abbiamo alle spalle grossi gruppi editoriali. Nonostante questo siamo la seconda più grande libreria online in Italia e la prima nel settore accademico/professionale.

spacer