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gennaio-febbraio 2012

Fra emozioni e pensiero: gli italiani e la saggistica

Curiosi, inquieti, autocentrati, mutevoli: ecco come appaiono gli italiani che acquistano saggistica nell'analisi dei dati di vendita di Arianna+ dei primi due mesi dell'anno.

di Rosalba Rattalino


Confesso di avere avuto un attimo di disorientamento nel mettere mano alle classifiche di saggistica: per la varietà di sub generi che in questa categoria affluiscono, per la cospicua presenza (parliamo di top vendite) di libri a forti tinte emotive, per l’altrettanto cospicua presenza di autori che presidiano la saggistica ma compaiono abbondantemente anche nelle top ten generali. In effetti gli italiani comprano e leggono saggistica più di quanto la denominazione di categoria potrebbe far pensare.

Quando poi ti addentri nei dati, c’è un altro aspetto che colpisce: il rapido turn over nelle posizioni top, la velocità con cui i titoli salgono e scendono. Gli italiani (intesi come pubblico che fa massa critica) comprano saggistica sull’onda delle emozioni, hanno un andamento mutevole: la novità recensita, la vetrina dedicata, la presentazione in un programma televisivo o radiofonico.

La dinamica è la stessa che caratterizza la narrativa, ma si verificano più facilmente picchi di vendita seguiti da rapidi declini: forse perché la fascia di lettori interessati è meno ampia che nella narrativa (è la spiegazione più ovvia).

Terzo aspetto che colpisce o meglio fa piacere sottolineare: se scorriamo la top cento saggistica di gennaio-febbraio 2012, in un panorama che appare molto legato all’attualità dei nomi e dei temi, troviamo alcuni classici (pochi per la verità) sintomatici di interesse che si rinnova fuori dai riflettori mediatici. Nomi e titoli per certi versi poco prevedibili:
  • Hannah Arendt La banalità del male, Sun Tzu L’arte della guerra, Antonio Gramsci Odio gli indifferenti, Erich Fromm L’arte di amare.

  • Prematuro inserire Tiziano Terzani nei classici, ma valgono comunque una segnalazione i suoi titoli più venduti fra gennaio e febbraio: Un altro giro di giostra, Un indovino mi disse.
E veniamo finalmente alla top 30 del primo bimestre 2012. Nel gergo statistico si parla di dati stabili o viceversa instabili – abbiamo scelto le vendite sul bimestre per motivi appunto di stabilità: vista la mutevolezza della top saggistica, può essere utile dare un’occhiata a un periodo non brevissimo.


SAGGISTICA (gennaio-febbraio 2012)

Fonte dei dati: Arianna+

Nota: Sono esclusi i titoli con prezzo inferiore a 3€.

Pos.TitoloAutoreEditoreAnno
1 Auschwitz. Ero il numero 220543 Denis Avey Newton Compton 2011
2 Il Museo immaginato Daverio Philippe Rizzoli 2011
3 Steve Jobs Walter Isaacson Mondadori 2011
4 Uscita di sicurezza Giulio Tremonti Rizzoli 2012
5 Grazie no. 7 idee che non dobbiamo più accettare Giorgio Bocca Feltrinelli 2012
6 Piene di grazia. I volti della donna nell'arte Vittorio Sgarbi Bompiani 2011
7 Zigulì. La mia vita dolceamara con un figlio disabile Massimiliano Verga Mondadori 2012
8 Così è la vita. Imparare a dirsi addio Concita De Gregorio Einaudi 2011
9 Il disagio della libertà. Perché agli italiani piace avere un padrone Corrado Augias Rizzoli 2012
10 I Comandamenti. Ama il prossimo tuo Enzo Bianchi Il Mulino 2011
11 La Bibbia   San Paolo Edizioni 2010
12 L’ultimo esorcista. La mia battaglia contro Satana Gabriele Amorth Piemme 2012
13 Questo amore. Il sentimento misterioso che muove il mondo Bruno Vespa Mondadori 2011
14 Farla franca. La legge è uguale per tutti? Gherardo Colombo Longanesi 2012
15 Giù al Sud. Perché i terroni salveranno l'Italia Pino Aprile Piemme 2011
16 Una e indivisibile. Riflessioni sui 150 anni della Repubblica Giorgio Napolitano Rizzoli 2011
17 Viaggio a Medjugorje. Trent'anni con la Regina della Pace Paolo Brosio Piemme 2011
18 Per un'abbondanza frugale. Malintesi e controversie sulla decrescita Serge Latouche Bollati Boringhieri 2012
19 Terroni. Tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del Sud diventassero meridionali Pino Aprile Piemme 2011
20 L’autorità perduta. Il coraggio che i figli ci chiedono Paolo Crepet Einaudi 2011
21 Alla mia sinistra. Lettera aperta a tutti quelli che vogliono sognare insieme a me Federico Rampini Mondadori 2011
22 Io e Dio. Una guida dei perplessi Vito Mancuso Garzanti Libri 2011
23 La moglie afghana. Non tutte le donne sono nate libere Fariba Nawa Newton Compton 2012
24 All'origine della pretesa cristiana. Volume secondo Luigi Giussani Rizzoli 2011
25 Storia proibita di una geisha Mineko Iwasaki Newton Compton 2012
26 Il ritorno di Cristo. La seconda venuta di Gesù e le profezie di Medjugorje sulla fine dei tempi Livio Fanzaga Piemme 2012
27 Area 51. La verità, senza censura Annie Jacobsen Piemme 2012
28 A un giovane italiano C. Azeglio Ciampi Rizzoli 2012
29 Donne che amano troppo Robin Norwood Feltrinelli 2009
30 Donne che corrono coi lupi Clarissa Pinkola Estés Sperling & Kupfer 2011


Che cosa ci dicono questi titoli?

Il successo italiano e internazionale del racconto autobiografico di Denis Avey, che a 93 anni ha deciso di rendere nota la sua esperienza-testimonianza di infiltrato ad Auschwitz (così come il successo di altri libri sul tema) fa ipotizzare un interesse transgenerazionale verso un periodo topico della nostra storia italiana e europea. Non conosciamo l’età degli acquirenti, ma un successo di vendite di queste proporzioni fa pensare a un afflusso anche di nuove generazioni – quelle che hanno sentito parlare del nazismo in modo indiretto, attraverso genitori che a loro volta non hanno vissuto in prima persona l’epoca. Giovani o giovani adulti che cercano il racconto ‘dei nonni’.

Auschwitz. Ero il numero 220543 Il museo immaginato La biografia di Steve Jobs: ed è di nuovo racconto, in questo caso non di un nonno ma pur sempre racconto di vita. È lecito ipotizzare che la biografia di Steve Jobs sia destinata a diventare un long seller: uno di quei libri che metti in conto di leggere, che magari non hai ancora comprato ma lo comprerai, che hai in mente e prima o poi ci arrivi. Esporlo avrà funzione di promemoria, basta ricordarlo per venderlo.

L’arte si insinua attraverso due autori entrambi di grande notorietà mediatica: Philippe Daverio e Vittorio Sgarbi. Differenti i temi affrontati nei libri al top della classifica, analoga la capacità di attrazione divulgativa della firma.

Ma soprattutto, la top 30 del primo bimestre testimonia un’altalenanza (da parte dei lettori, e nei sentimenti diffusi a livello sociale) fra privato e collettivo.

Attraggono libri di saggistica che rispondono al bisogno di condividere un’esperienza personale intima, al tempo stesso attraggono libri che traspongono l’esperienza personale su un piano collettivo. Il primo versante è quello che prende emotivamente di più, il versante collettivo rappresenta in un certo senso la meta a cui si tende.

E comunque le vendite di saggistica esprimono e confermano un’inquietudine sociale, un muoversi fra più piani; sono tracce di un lettore polimorfo, sensibile a più stimoli.

Curiosi, inquieti, autocentrati, mutevoli, gli italiani che acquistano saggistica si sono mossi nel gennaio-febbraio 2011 fra:
  • le visioni economiche ‘eretiche’ di Giulio Tremonti (Uscita di sicurezza) e di Serge Latouche (Per un’abbondanza frugale);

  • l’indignazione da sinistra di Giorgio Bocca (Grazie no), l’indignazione di chi ha visto fallire tangentopoli (Gherardo Colombo, Farla franca);

  • i custodi di un’identità italiana costituzionale, storica, paterna, onda lunga del centocinquantesimo: Una e indivisibile (Giorgio Napolitano), A un giovane italiano (Carlo Azeglio Ciampi);

  • la necessità di capire e dominare la propria identità antropologica, essendo ormai italiani sull’orlo di una crisi di nervi: Disagio della libertà (Corrado Augias);

  • il rapporto genitori-figli, con tutto quello che comporta di messa in discussione di se stessi e di bisogno di condividere/imparare: Così è la vita (Concita de Gregorio), L’autorità perduta (Paolo Crepet), Zigulì. La mia vita dolceamara con un figlio disabile (Massimiliano Verga);

  • riflessioni sullo smarrimento ideologico, sostegno a trovare un proprio pensiero oggi sul mondo: Federico Rampini (Alla mia sinistra. Lettera aperta a tutti quelli che vogliono sognare insieme a me);

  • Zigulì Viaggio a Medjugorje. Trent'anni con la Regina della Pace Il disagio della libertà
  • la religione: occupa molto peso nelle vendite di saggistica, tanto che fra i trenta titoli più venduti ben sette trattano argomenti a carattere religioso. E qui colpisce l’estrema varietà di angolature, punti di vista sul tema religioso (che rispecchiano presumibilmente un pubblico di lettori assai variegato).

    In costante continuo rinnovo l’interesse verso I Vangeli e la Bibbia . E verso il mistero di Medjugorje (Viaggio a Medjiugorje di Paolo Brosio, Il ritorno di Cristo di Padre Livio Fanzaga). Un’aura di mistero avvolge anche il tema trattato dal più famoso esorcista italiano: Gabriele Amorth L’ultimo esorcista. La mia battaglia contro Satana.

    Troviamo poi testi militanti come All’origine della pretesa cristiana (don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione), libri di riflessione critica come Io e Dio. Una guida dei perplessi (l’ultimo saggio del pluripresente Vito Mancuso). Appartiene allo scaffale filosofia ma rientra a pieno diritto nell’area religione I Comandamenti. Ama il prossimo tuo del seguitissimo Enzo Bianchi. E se diamo un’occhiata sotto la trentesima posizione: scopriamo più di un titolo firmato da don Andrea Gallo;

  • l’universo donna: leggere per comprendere se stesse, e su questo troviamo due classici del genere – Donne che amano troppo (Robin Norwood), Donne che corrono con i lupi (Clarissa Estés Pinkola);

  • leggere per conoscere culture femminili diverse dalla nostra: La moglie afghana di Fariba Nawa, Storia proibita di una geisha di Mineko Iwasaki;

  • il fermento del Sud: ben due libri di Pino Aprile nella top 30 gennaio-febbraio. All’ampiamente noto Terroni, tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del Sud diventassero meridionali (uscito in occasione del centocinquantesimo della Repubblica) si aggiunge Giù al Sud. Perché i terroni salveranno l’Italia.
Quali evoluzioni nelle ultime settimane?

Il mese di marzo ha portato alla ribalta nuovi titoli. Ad esempio:
  • Spudorati. La grande beffa dei costi della politica – Mario Giordano, Mondadori; La scienza non ha bisogno di dio – Edoardo Boncinelli, Rizzoli; La lotta di classe dopo la lotta di classe – Luciano Gallino e Paola Borgna, Laterza;

  • e titoli che nel primo bimestre dell’anno si affacciavano in posizioni defilate, per poi decollare: ad esempio Volevo essere una farfalla – Michela Marzano, Mondadori.
Ma l’avvicendamento di titoli non muta le direzioni di fondo.

C’è un’onda lunga di indignazione italiana verso i politici che porta ad acquistare (ancora) libri inchiesta su privilegi e malefatte della casta.

C’è un’onda stabile, costante, che attrae il pubblico italiano verso libri che trattano il tema religioso e il tema esistenziale del nostro essere al mondo. Spiace usare termini irriverenti, ma la riflessione religiosa si conferma essere nel tempo una promessa di best seller. Anche dopo il boom di uscita del singolo libro, anche quando la vetrina la si pensa e vuole occupata da altro.

Giù al Sud La moglie afghana C’è una ricerca personale, tipicamente femminile: dal ruolo materno, a esperienze come l’anoressia, al chi sono quando amo un uomo, le donne rappresentano un bacino inesauribile di ricerca di sé attraverso la lettura (saggistica e non). La sensazione vedendo i dati di vendita è che il periodo non sia particolarmente produttivo sul fronte specifico della ‘psicologia dell’amore’.

C’è e tutti lo sappiamo, un versante femminile che trova nei romanzi rosa o simil rosa quello che non trova nella scrittura più colta. Ma se Donne che amano troppo entra nella top 30 dei più venduti, significa che di questo tipo di saggistisca c’è bisogno e che forse negli ultimi anni è stata messa un po’ in secondo piano.

C’è un tema caldo: la corruzione. Difficile aggiungere qualsivoglia commento, è un tema che tira e continua per ora a tirare, in certa misura indipendentemente dall’autore: i contenuti, o meglio la promessa di contenuti, valgono in questo caso più della firma.

C’è un tema forse più caldo di quanto si sia portati nella routine a pensare: il desiderio di riscossa del sud Italia, forse il luogo in cui passioni private e passioni pubbliche si incontrano con maggiore afflato, non come vagabondaggio esistenziale ma sulla scia di un voler essere che trova anche nella lettura un riferimento importante. Pino Aprile docet.

C’è la molla dell’imbarazzo genitoriale: cosa faccio, in che ruolo mi metto, cosa rispondo.

Ci sarà credo a breve, quando saranno promossi titoli narrativi sul tema, la molla dell’imbarazzo verso l’anziano: cosa faccio, in che ruolo mi metto, cosa rispondo.

Ci sarebbe forse, ma probabilmente non si darà il caso, da chiedersi che cosa intendiamo oggi per saggistica. E quindi come mai nelle classifiche di vendita non troviamo libri specialistici, scritti da autori noti nel campo ma ignoti al grande pubblico. Come mai le vendite di saggistica rivelano quel che di ovvio che rende difficile differenziarle dagli altri generi.
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