spacer spacer spacer
spacer Produzione spacer
spacer
PERCORRERE IL MAPPAMONDO

Il giro del mondo in 30 libri

Sulle orme di Phileas Fogg e di Passepartout molti si sono cimentati nella grande impresa di partire (verso Est) tornando (da Ovest) dopo aver attraversato l’intero globo. Uomini o donne, in solitaria o con i mezzi pubblici, in bici, a vela o in camion, nell’Ottocento o nel Duemila, tutti spinti dalla voglia di confini senza limiti contando solo sulle proprie forze. Per questo i loro libri coinvolgono, perché di avventura in avventura permettono di sperimentare culture e mondi lontani. Un’appassionante lettura estiva.

di Oddina Pittatore

  1. IN 80 GIORNI O IN 80 MINUTI

  2. Imitando Phileas Fogg

  3. Giro del mondo al femminile

  4. Sulla rotta di Verne: 12 Paesi in 12 romanzi
spacer
spacer

Compiere l’intero periplo del mondo, in un mese, in un anno o in poche ore, è il viaggio dei viaggi che ha fatto, e fa, sognare intere generazioni di esploratori, avventurieri e lettori.

Il giro del mondo in 80 giorni È vero che la fama non sempre premia la difficoltà dell’impresa, e neanche la sua effettiva realizzazione, poiché il più famoso, Il giro del mondo in 80 giorni, è il frutto della fantasia di quel tale Jules Verne che lo ha immaginato senza muoversi dalla sua scrivania. Verne non ha visitato nessuno dei Paesi attraversati dal flemmatico Phileas Fogg e dal fido Passepartout nella loro folle corsa contro il tempo, ma pochi anni prima un americano, George Francis Train, aveva effettivamente percorso l’intero periplo nei fatidici 80 giorni. E nel 1873, l’anno in cui il romanzo fu pubblicato, si concluse in 222 giorni il primo viaggio organizzato intorno al mondo, un lento percorso pianificato dall’agente di viaggio inglese Thomas Cook.

Da allora, molti avventurosi si sono confrontati con la scommessa di attraversare a spron battuto mari e terre per incrinare il record (immaginario) stabilito da Fogg.

Il giro del mondo in bicicletta Una delle più famose fu l’intrepida giornalista americana, Nellie Bly, pseudonimo di Elisabeth Cochrane, che nel 1890, a soli 24 anni, vinse la sfida riuscendo a completare Il giro del mondo in 72 giorni, sei ore e undici minuti. I lettori americani seguirono trepidanti la vittoriosa corsa contro il tempo della giovane donna, che tra un treno e una nave riuscì anche a far visita a Jules Verne. Da sola, con un solo abito e tutto il bagaglio racchiuso in un’unica borsa, aveva percorso quarantamila chilometri, da New York a New York, via Londra - Calais - Brindisi - Port Said - Ismailia - Suez - Aden - Colombo - Penang - Singapore - Hong Kong - Yokohama - San Francisco, aiutata anche dal fatto che il viaggio si svolse quasi esclusivamente da un porto all’altro dell’estesissimo e organizzatissimo impero britannico.

Un secolo più tardi, è il turno di un comico inglese, ex Monty Python, Michael Palin che lascia Londra a bordo dell’Orient Express per ripercorrere le tappe del viaggio di Phileas Fogg. E racconta la sua esperienza in un libro, un altro giro del mondo in 80 giorni, diventato un bestseller nell’editoria anglosassone.

Sognando Jupiter Tramontata l’era dei giri del mondo con i mezzi pubblici (navi e treni), è nata la passione per le imprese in solitario. Una delle prime globetrotter fu un’intrepida donna, Annie Kopchovsky, che nel 1894, a soli ventitre anni, già madre di tre bambini, si lanciò in un’altra storica impresa: il giro del mondo in bicicletta. Usò altri mezzi oltre alla bici, superò difficoltà e pregiudizi con grande disinvoltura, diventando, al suo ritorno, simbolo dell’indipendenza femminile.

Via aria il periplo è stato compiuto con i mezzi più spettacolari: in dirigibile, come narra Léo Gerville-Réache, che era a bordo del mitico Zeppelin che nel 1929 compì il giro del mondo in 35 giorni e 6 tappe; o in uno Shuttle come Umberto Guidoni, l’astronauta italiano che può vantarsi di avere effettuato il giro del mondo in 80 minuti.

Bici, moto, camion, barca a vela, ogni mezzo è buono per chi ha abbandonato la routine quotidiana per la voglia di mettersi alla prova e di scoprire terre e persone sempre diverse, avendo come obiettivi realizzare un sogno e ritornare dalla parte opposta del mondo.

Uno spirito simile accomuna, per esempio, Claude Marthaler, che nel Canto delle ruote racconta un viaggio di sette anni in sella alla sua bici, alle riflessioni di Catherine Chabaud nel suo il giro del mondo a vela in solitario, o Ted Simon nei suoi viaggi in moto senza confini.

E per ripercorrere idealmente le tappe del viaggio di Fogg proponiamo una scelta di dodici romanzi, ambientati in dodici città, o Paesi, sfiorati nel suo viaggio (con qualche licenza), romanzi che mescolano realtà e fantasia, raccontando paesaggi, atmosfere e vite lontane, intessute con elementi di fantasia.
spacer
spacer spacer spacer