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Le cifre parlano chiaro: si sono intensificati negli ultimi anni in entrambe le direzioni gli scambi editoriali tra l’Italia e la Cina, che è oggi al primo posto nel mondo per il valore della produzione, con un fatturato che nel 2011 ha superato i 185 miliardi di euro (dati ICE, 29 agosto 2012) e pubblica annualmente 128.000 novità, vendendo quasi 3 miliardi di copie, escluso il settore scolastico.
Non sono ancora grandi numeri, ma il potenziale di crescita è molto alto in un Paese che conta 290 milioni di lettori sotto i 14 anni, che considera la crescita dell’editoria tradizionale e digitale come uno dei punti chiave del suo sviluppo e che per favorirla ha messo a punto sinergie innovative tra gli editori e le agenzie pubblicitarie (sperimentando, per esempio, i libri sponsorizzati, che inseriscono discreti annunci pubblicitari nelle copertine).
Dai grandi affreschi storici alla satira sociale
Con la ripresa delle riforme negli anni Novanta e la diffusione di una parziale libertà, la letteratura è fiorita in nuove direzioni e gli autori cinesi hanno attirato l’interesse internazionale, sancito da una serie di riconoscimenti prestigiosi (due Nobel per la letteratura, a Mo Yan nel 2012, e nel 2000 a Gao Xingjian, scrittore e pittore naturalizzato francese; il Nobel per la pace nel 2010 a Liu Xiaobo, scrittore e critico letterario che sta scontando 11 anni di prigione per la sua attività in difesa dei diritti umani, e il recente premio degli editori tedeschi al poeta e scrittore dissidente Liao Yiwu alla fiera di Francoforte).
Gli editori internazionali presenti nell’ultima Buchmesse hanno affollato gli stand cinesi, acquistando i diritti di circa 2.600 titoli (contro i 952 del 2000), attirati dalla varietà di voci che provengono dal Paese di Mezzo, voci che raccontano le origini rurali, la violenza temprata dalla capacità di sognare, ma anche le trasformazioni della Cina attuale. I suggestivi affreschi storici sono affiancati da giovani autori sperimentali, satirici e dissacranti, scritture che si esprimono attraverso l’uso del paradosso e del grottesco.
Il Nobel Mo Yan, che appartiene a quel gruppo di scrittori che si rivolgono al passato alla ricerca delle radici e dell’identità nazionale, in molti romanzi ha tratteggiato con realismo la Cina prima della rivoluzione culturale, un mondo rurale sterminato governato da leggi antichissime, da lotte fratricide, guerre, barbarie, gesta epiche, amori e passioni.
Yu Hua racconta la rivoluzione culturale e il rapido mutare della società in modo surreale, alternando crudele realismo a grottesca comicità. Pure Su Tong partecipa al neorealismo cinese descrivendo accuratamente realtà quotidiane del passato, senza fini educativi o ideologici.
Altri scrittori invece, come Gao Xingjian, le cui opere furono vietate in Cina e che vive in Europa da oltre 20 anni, e Liu Xiaobo, che sta scontando la sua pena, sono apertamente critici del regime.
Da blogger a scrittori di bestseller
Valori e interessi ben diversi provengono dalla Cina contemporanea, urbana e individualista, che non ha vissuto la rivoluzione culturale maoista; una vivace generazione di scrittori si è allontanata dalla tradizione e parla della vita dei giovani tra sesso, discoteche e droga. I temi sono l’introspezione, il mal di vivere, il liberismo selvaggio e il desiderio di ricchezza; il linguaggio è modellato dal cinema e dalla televisione e sperimenta su internet nuove forme.
L’universo della scrittura on line, con i suoi blog e i siti di self publishing come rongshuxia.com e qidian.com, attrae milioni di visitatori ed è affiancato dalla lettura sui telefoni cellulari, molto diffusa in Cina (si parla di 300 milioni di utenti) come in Giappone.
Alcuni iniziano quasi per gioco e poi inventano nuovi generi, come la fusione tra avventura, noir e coinvolgimento da giochi multiplayer di Zhang Muye, altri scrivono storie di corruzioni e abusi che incrinano la cappa della censura. Han Han, l’irriverente blogger diventato scrittore di bestseller da milioni di copie, è cosi famoso, grazie ai romanzi pubblicati su Internet, da essere considerato una delle persona più influenti dell’anno da Time Magazine nel 2010.
Lo scrittore Chan Koonchung si dedica alla satira sociale e politica in un romanzo fantapolitico ambientato in un’immaginaria Pechino nell’Età dell’Oro dell’Ascesa Cinese. È una metafora della Cina d’oggi, con il Partito Comunista al potere in un Paese sempre più proiettato verso il capitalismo e il consumismo.
Noir alla cinese
C’è chi racconta il suo malessere nella società globalizzata e chi, come il giallista di Hong Kong Chan Ho Kei, o come Qiu Xiaolong, inventore dell’ispettore-poeta Chen che intreccia serial killer, crimine e scandali politici, rinnova il genere giallo, in voga Cina dal XIII secolo con i giudici-investigatori che hanno il compito di preservare la pace sociale. E He Jiahong, docente di criminologia e procedura penale all’Università di Pechino, indaga sui crimini con taglio da giurista intrecciando delitti, rapporti morali e usanze locali.
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NARRATIVA DALLA CINA
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Wang Anyi, trad. M. R. Masci, La canzone dell'eterno rimpianto, 2011, Einaudi
La storia di una donna, Wang Qiyao, raccontata sullo sfondo di Shanghai, città cosmopolita dalle tante anime, dal secondo dopoguerra agli Anni Novanta. Un racconto minimalista, che si sofferma sull’interiorità e sugli stati d'animo dei protagonisti, con la grande storia che scorre accanto a loro.
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Bi Feiyu, trad. M. Gottardo e M. Morzenti, I maestri di tuina, 2012, Sellerio
Un romanzo contemporaneo amaro quanto ironico ambientato a Nanchino, nel Centro dei maestri non vedenti di tuina (tecnica di massaggio della medicina cinese). Ogni maestro ha una storia che si interseca con quella degli altri e con i grandi temi della società cinese in trasformazione, dalla legge del figlio unico alle cerimonie nuziali.
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Han Han, trad. S. Pozzi. Le tre porte, 2011, Metropoli d'Asia
Le disavventure del quindicenne Lin Yuxiang alle prese con gli esami che permettono di accedere all’istruzione superiore, nel romanzo d'esordio di Han Han, il blogger che deve la sua fama a internet, letto in Cina da milioni di giovani. Caustico e tagliente, Han Han mette a nudo in modo irriverente il sistema scolastico cinese.
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Yu Hua, trad S. Pozzi, Brothers, 2008, Feltrinelli
Arricchirsi è glorioso - Brothers, seconda parte, 2009, Feltrinelli
Nel primo libro si svolge una storia di amore ambientata in un villaggio rurale cinese, ai tempi della rivoluzione maoista, che alterna ilarità a poesia e a crudele realismo. Nel secondo, i fratelli Li Testapelata e Song Gang si trovano a fare i conti con i valori della moderna Cina, dove arricchirsi è glorioso.
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Ma Jian, trad. K. Bagnoli, Pechino è in coma, 2009, Feltrinelli
Dal 4 giugno 1989, quando è stato ferito alla testa durante la rivolta di piazza Tienanmen, il protagonista è costretto su un letto di ferro, prigioniero del suo corpo e della polizia che aspetta il suo risveglio per arrestarlo. Immobile, rievoca i giorni della rivolta studentesca, il decennio della Rivoluzione culturale e la sua educazione sentimentale. L’autore ha lasciato Pechino poco prima che le sue opere fossero bandite in Cina.
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Chang Jung, trad. L. Perria, Cigni selvatici. Tre figlie della Cina, 2010, Tea
L’autrice racconta la vita di tre generazioni di donne cinesi: quella della nonna, concubina di un generale della guerra, quella della madre, membro del partito comunista, e la sua. Otto milioni di copie vendute nel mondo, ma ancora al bando in Cina, è un libro autobiografico che fa vivere dall’interno un secolo di trasformazioni sconvolgenti.
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Chan Koonchung, trad. G.Garbellini, Il Demone della Prosperità, 2012, Longanesi
Uno spietato romanzo fantapolitico che ricorda Orwell, è impostato come un giallo e proietta in un futuro distopico l’interpretazione dell’autore della storia cinese e dei cambiamenti economici e politici. In Cina, un mese è scomparso dalla memoria collettiva, ma solo i quattro protagonisti sembrano accorgersene e preoccuparsene. Che cosa è successo? E perché i cinesi sono tutti così smemorati e felici? In un’immaginaria (e realistica) Pechino del 2013 una metafora della Cina attuale.
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Yan Lianke, trad. L. Regola, 2011, Il sogno del villaggio dei Ding, Nottetempo
Finalista del Man Booker Prize 2013, questo romanzo racconta una drammatica realtà: l’epidemia di Aids avvenuta nella provincia di Henan (dove l’autore è nato) in seguito a una campagna selvaggia per la vendita di sangue per rifornire gli ospedali. È la voce fuori campo della vittima più innocente (il figlio di un uomo che si è arricchito commerciando sangue), avvelenata per vendetta, che narra come un'intera comunità sia stata spazzata via come le foglie di un vecchio albero.
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Amy Tan, trad. L. Noulian, La figlia dell'aggiustaossa, 2004, Feltrinelli
Uno dei più famosi romanzi della scrittrice americana, figlia di immigrati cinesi, che narra il rapporto tra una madre cinese e la figlia americana per lingua e mentalità. Facendo tradurre un manoscritto di famiglia, la giovane donna entrerà in contatto con le sue origini e i segreti di famiglia.
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Su Tong, trad. S. Calamandrei, Vite di donne, 2008, Einaudi
Dalla Shanghai pre-rivoluzionaria fino ai giorni nostri, tre generazioni di donne narrano le loro esistenze amare. Xian, che era un’attrice nella vivace Shanghai anni Trenta, termina la vita in solitudine; la figlia Zhi piomba nella depressione perché è sterile e la figlia adottiva Xiao non mostra molta pietà.
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Mo Yan, trad. P. Liberati, Le sei reincarnazioni di Ximen Nao, 2012, Einaudi
L’ultimo libro tradotto di Mo Yan, pseudonimo letterario di Guan Moye, premio Nobel per la letteratura 2012. L’epopea di un ricco proprietario terriero, giustiziato alla vigilia della rivoluzione, che dopo la sua morte ottiene di reincarnarsi in una serie di animali. Cinquant’anni di storia cinese visti dagli occhi di un asino, un toro, un maiale, un cane, una scimmia.
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Zhu Wen, trad. P. Magagnini, Se non è amore vero allora è spazzatura, 2011, Metropoli d'Asia
L’ultimo romanzo dell’autore e regista, che racconta con cinismo la realtà quotidiana, è incentrato su un anno di vita del protagonista, un giovane che non riesce a dare un senso alla sua esistenza, al suo lavoro e alle sue relazioni, intrappolato in un blocco esistenziale.
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TRAME GIALLE
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He Jiahong, trad. M. Mendolicchio, La donna pazza, Mursia, 2007
Un brillante avvocato di Pechino deve affrontare la scomoda vita in una sperduta provincia cinese per indagare su un vecchio caso, l’assassinio di una giovane donna, per il quale un colpevole è già stato condannato. Un’indagine investigativa che mette in luce un’immagine articolata di una società complessa.
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Chan Ho Kei, trad. R. Moratto, Duplice delitto a Hong Kong, 2012, Metropoli d’Asia
Un giallo con atmosfere del cinema di Hong Kong, scritto da un informatico appassionato di mistery che, dopo aver vinto il premio Soji Shimada Mistery 2011, è stato proiettato nell’editoria internazionale.
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Robert Van Gulik, trad. C. Iarrera, I delitti del chiodo cinese. I casi del giudice Dee, 2012, O Barra O
Uno dei classici gialli storici scritti nel 1961 dal diplomatico olandese che si è ispirato a un cancelliere cinese vissuto nel VII secolo. In questo libro, il giudice Dee è stato nominato magistrato in una provincia remota, non lontana dagli insediamenti dei tartari che minacciano l'impero. Il giudice si trova a indagare una serie di crimini che rischiano di mettere a repentaglio perfino la sua carriera e la sua vita.
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Qiu Xiaolong, trad. F. Zucchella, La ragazza che danzava per Mao, Marsilio, 2012
Uno degli ultimi thriller del noto giallista, che intreccia scandali istituzionali a trame gialle, ruota intorno alla figura di Mao. L'ispettore capo Chen Cao viene contattato dal Ministero della Sicurezza per indagare su Jiao, nipote di una delle favorite di Mao, che sembra avere all’improvviso disponibilità economiche eccessive. Si teme che la ragazza sia entrata in possesso di qualcosa appartenuto a Mao, qualcosa che potrebbe danneggiarne l’immagine. In una Shanghai affollata di nostalgici antirivoluzionari, l’ispettore si troverà a indagare anche nella vita privata del dittatore.
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Cheng Xiaoqing, trad. A. Crespi Bortolini, Sherlock a Shangai, 2009, O Barra O
Nella sfavillante e cosmopolita Shanghai nella Cina degli anni Venti, il detective Huo Sang, lo Sherlock Holmes cinese, e il suo assistente Bao Lang si trovano a risolvere crimini complessi in una società in grande cambiamento. Sette racconti polizieschi nello stile di Arthur Conan Doyle.
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