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Angelo Gallippi, Federico Faggin. Il padre del microprocessore, 2012, Tecniche Nuove
Rita Levi-Montalcini ha scritto la prefazione della storia del fisico Federico Faggin, dal primo computer costruito alla Olivetti a soli 19 anni alla National Medal of Technology and Innovation ricevuta dal presidente Obama. Le intuizioni, i successi e le difficoltà dell’uomo che ha inventato il primo microprocessore, ha ricevuto cinque prestigiose lauree honoris causa e autorevoli candidature al Nobel.
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Margherita Hack e Federico Taddia, Nove vite come i gatti. I miei primi novant'anni laici e ribelli, 2012, Rizzoli
In sole 137 pagine Margherita Hack scrive la sua autobiografia, sintetizzando la sua vita senza fronzoli. Dall'infanzia con i genitori che sono tra i primi vegetariani in Italia all’esperienza come sportiva, all’incontro con il marito fino allo scontro con i baroni della ricerca. Con umorismo impertinente sottolinea l'importanza dei principi che l’hanno guidata: l'etica del lavoro, l'ostinazione, l'impegno morale e la fiducia in se stessi e nelle proprie idee.
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Andrew Hodges, trad D. Mezzacapa, Alan Turing. Storia di un enigma, 2012, Bollati Boringhieri
Turing è il matematico inglese che spiegò la natura e i limiti teorici delle macchine logiche prima che fossero costruiti i computer e decifrò i codici della macchina crittografica tedesca Enigma, durante la seconda guerra mondiale. Questo libro parla anche di quella parte della sua vita più oscura, dalla condanna per omosessualità al misterioso suicidio.
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Rita Levi-Montalcini, Elogio dell'imperfezione, 2011, Dalai
L'autobiografia di Rita Levi-Montalcini, che parla della sua infanzia, della scoperta dell'NGF e delle ricerche che le hanno valso il Nobel per la Medicina, si basa sull’elogio dell'imperfezione che "ha da sempre consentito continue mutazioni di quel meraviglioso e quanto mai imperfetto meccanismo che è il cervello dell'uomo”. Un libro scritto più di venti anni fa che resta una pietra miliare di un’esistenza piena e dell’entusiasmo per la scienza.
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Gino Segrè, Faust a Copenaghen. Lotta per l'anima della fisica, 2009, Il Saggiatore
Nell’aprile del 1932 sette geni della fisica europea si incontrano a Copenaghen per confrontare le ultime teorie. Sono tra i maggiori scienziati del Novecento: Niels Bohr, Paul Dirac, Paul Ehrenfest, Lise Meitner, Werner Heisenberg, Wolfgang Pauli e Max Delbrück e quell’anno si divertono a mettere in scena una parodia del Faust. Un resoconto affascinante della vita di un’allegra brigata e della personalità e delle idee degli scienziati che hanno aperto le porte all'era nucleare.
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